AGGIORNAMENTO XYLELLA: ORA TUTTI I GERANI FANNO PARTE DELLA LISTA DELLE PIANTE SPECIFICATE. FORTI DUBBI SUL ROSMARINO. QUALI SONO LE CONSEGUENZE PER IL FLOROVIVAISMO PUGLIESE.

Stop ai gerani in Puglia per la zona infetta. Questo è ciò che emerge a seguito della recente pubblicazione e adozione del Regolamento di esecuzione (UE) 2020/1201 relativo alle misure per prevenire l’introduzione e la diffusione nell’Unione della Xylella fastidiosa.

Presente nell’allegato II l’elenco aggiornato delle piante specificate per Xylella sottospecie pauca.

All’interno della lista pubblicata, oltre Il divieto di produzione e vendita esteso a tutta la famiglia del Pelargonium, sono state inserite come piante specificate anche Ulmus parviflorus e Pistacia vera.

Non più presente in elenco invece Salvia Rosmarinus (ex rosmarinus officinalis) pianta da sempre considerata particolarmente sensibile all’organismo nocivo. Come associazione esprimiamo entusiasmo per questa novità ma, al contempo, nutriamo forti perplessità poiché fino a tempo fa il Rosmarino è stato segnalato come sensibile a Xylella sottospecie pauca. Per questo motivo abbiamo già richiesto al Servizio Fitosanitario competente di verificare la questione onde creare inutili aspettative e generare ulteriori danni alle imprese che potrebbero riattivare la produzione e commercializzazione di questa importante specie.

La produzione di gerani in Puglia, così come di altre varietà di piante fiorite è particolarmente impattante a livello economico; stiamo parlando di un valore della produzione di fiori e piante che arriva a 300 milioni di euro. Comprendiamo a pieno le motivazioni scientifiche a supporto di questo elenco ma ritengo che si possa stimolare un dialogo Regione – Ministero per circoscrivere pelargonium alle varietà che sono effettivamente più sensibili, non escludendo così l’intera famiglia botanica. Allo stesso tempo nutriamo una seria preoccupazione per l’assenza di Rosmarino nell’elenco delle specie: stiamo lavorando per verificare che non si tratti di un refuso dato l’enorme impatto economico che questa specie ha a livello produttivo” Commenta Leonardo Capitanio Il Presidente ANVE (Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori).

Come vivaisti esportatori sappiamo bene come queste decisioni contribuiscano a creare all’estero un’immagine distorta della produzione florovivaistica italiana (non solo pugliese!) e questo non è accettabile. Ricordo infatti come su tutto il territorio italiano e in particolare nella mia regione sia presente un avanzato sistema di monitoraggio e contenimento dell’organismo nocivo, che ci ha permesso in questi anni di rallentare al massimo la diffusione del batterio.” conclude Capitanio.

Per avere ulteriori aggiornamenti ed elenchi dettagliati si rinvia all’apposita sezione sull’emergenza Xylella della regione Puglia www.emergenzaxylella.it