Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Stefano Patuanelli
Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Il 2021 è stato un anno molto impegnativo per il mondo del florovivaismo. Dopo la battuta di arresto dovuta agli effetti della pandemia, il comparto italiano sta segnando una decisa ripresa grazie alla capacità delle imprese di emergere nel mercato estero. Il 2022 è l’anno del ritorno delle grandi fiere internazionali, da Euroflora 2022 all’Expo Floriade in Olanda, vetrine che non possiamo perdere per consolidare questo trend positivo.
Le risorse messe a disposizione con il PNRR per garantire la transizione ecologica non hanno precedenti nella storia recente, e nella Legge di Bilancio di recente approvazione in Consiglio dei Ministri abbiamo messo a disposizione per l’agroalimentare italiano 450 milioni di Euro, circa il 50% in più rispetto all’anno precedente e rinnovato per i prossimi tre anni il Bonus Verde che sostiene oltre 100mila occupati nel settore florovivaistico.
Il MiPAAF è al lavoro per portare avanti una serie di interventi e linee di azione finalizzate al potenziamento economico e produttivo del settore, a partire dall’innovazione, la transizione ecologica e digitale, la formazione professionale, la valorizzazione e la qualificazione delle produzioni, la ricerca e la sperimentazione, fino al piano per una logistica più moderna e green: tutte misure che potranno dare una spinta decisa per andare verso un’agricoltura sempre più rispondente alla sfida europea lanciata con il Next Generation Eu e la strategia Farm to Fork, in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
ENA (Associazione europea del vivaismo)
Henk Raaijmakers
Presidente ENA
È un onore essere il presidente dell’ENA per i prossimi 2 anni. Con la mia esperienza come ex presidente della Dutch Nursery Organization (Organizzazione dei vivaisti olandesi) e vicepresidente dell’ENA, spero di contribuire alla crescita dell’ENA e dei suoi membri in un mondo che si evolve rapidamente.
L’ENA lavora al progetto “Green Cities” (“Città verdi”), in cui le 13 organizzazioni partecipanti condividono le proprie conoscenze sui modi in cui gli spazi verdi possono risolvere i problemi legati all’inquinamento atmosferico, allo stress da calore e alle inondazioni e contribuire al benessere e alla salute dei cittadini. Stiamo assistendo a un boom del mercato, ma c’è una carenza di personale. A causa dei cambiamenti climatici, ci troviamo di fronte a un maggior numero di malattie ed eventi climatici estremi, talvolta nuovi. Dobbiamo confrontarci con normative sempre più numerose e complicate per importare e esportare piante tra i confini europei. La Commissione europea sta cominciando ad adottare la strategia “farm to fork”, che avrà un impatto sulle normative relative all’utilizzo di sostanze chimiche, substrati e fertilizzanti. Insieme a questo possibile effetto negativo per il nostro lavoro quotidiano c’è anche un messaggio positivo, ovvero i 3 miliardi di alberi che verranno piantati nei prossimi 10-20 anni.
L’ENA è in prima linea presso la Commissione europea e nei suoi gruppi di lavoro per monitorare e influenzare le nuove normative. Insieme all’ANVE e agli altri membri europei, l’ENA acquisisce sempre più forza e influenza all’interno di questo processo. Chiediamo spesso ai membri di fornire suggerimenti pratici, in modo tale che l’ENA possa parlare per conto dei propri 22 Paesi membri con un’unica voce. Insieme al progetto “Green Cities” per un mondo più verde e a un nuovo progetto di tirocini per studenti e promozione per il nostro settore, noi, come ENA, cerchiamo di supportare le organizzazioni che fanno parte della nostra associazione e, tramite queste organizzazioni, cerchiamo di semplificare e rendere più piacevole il vostro lavoro di imprenditori e appassionati coltivatori.
Vi auguro un 2022 verde e ricco di successi.
L’Associazione Internazionale dei Produttori Vivaisti (AIPH)
Bernard Oosterom
Presidente AIPH
Nel 2021, l’AIPH ha continuato a organizzare molti eventi online, nella sua funzione di “sostenitore del potere delle piante a livello globale” e di preziosa rete globale per il settore.
La nostra conferenza della scorsa primavera, “Working Together for Better Plant Health” (Collaborare per migliorare la salute delle piante), e il nostro sondaggio Plant Health Survey sulla salute delle piante sono stati importanti per raccomandare una maggiore collaborazione all’interno del nostro settore, allo scopo di tutelare le attività di commercio di piante e mantenere la fiducia in relazione a queste attività.
Nel corso della Green City Conference (Conferenza sulle città verdi) sono stati presentati innovazioni e progressi per promuovere il ruolo essenziale delle piante ai fini della creazione di aree urbane vivaci. Abbiamo annunciato le linee guida relative al progetto Green City e sui premi World Green City Awards 2022.
Nell’ambito dei principi del nostro progetto Green City, abbiamo collaborato con la Worshipful Company of Gardeners ai webinar “The City of London Green City Briefings”, con l’obiettivo di offrire varie soluzioni alle difficoltà delle città.
Supportiamo i diritti dei costitutori grazie a uno Sparring Partner Group (SPG), parte del Novelty Protection Group.
I membri dell’AIPH hanno approvato l’adozione di una politica di sostenibilità. Le discussioni nell’ambito del congresso autunnale “The Path to Sustainability in Ornamental Horticulture” (Il percorso verso la sostenibilità nell’orticoltura ornamentale) ci hanno permesso di capire quanto è importante sviluppare un focus sostenibile.
Tramite la nostra rivista, FloraCulture International, siamo riusciti a tenere pienamente aggiornato il settore sugli sviluppi globali. Una serie di webinar ci ha aiutato a individuare un futuro positivo per il nostro settore.
L’AIPH continuerà a supportare i coltivatori con i premi International Grower of the Year Awards e, in Italia, la nostra approvazione a Euroflora sarà confermata anche per il 2022.
Siamo lieti di dare il benvenuto a Leonardo Capitanio come vicepresidente dell’AIPH e non vediamo l’ora di lavorare insieme a lui per promuovere il nostro ruolo di “sostenitori del potere delle piante a livello globale”.
Parlamento Europeo
Paolo De Castro
Commissione Agricoltura Parlamento Europeo
La pandemia da Covid-19 non è ancora superata e i suoi effetti si faranno sentire anche nel 2022. Ma le esportazioni di prodotti florovivaistici, almeno nell’Unione europea, hanno ripreso a correre: +31% solo nei primi sette mesi del 2021, indicano i dati Istat, con una proiezione di fine anno che, grazie al traino di una domanda a due cifre di alcuni Paesi, come Germania, Francia e Olanda, è attesa a un valore di quasi 1,4 miliardi di euro. Segno intangibile di una produzione di fiori e piante made in Italy che si conferma a livelli di eccellenza.
In attesa dell’entrata in vigore della nuova Politica agricola comune, nel 2023, il settore continua a beneficiare delle opportunità – e delle risorse finanziarie – messe storicamente in campo dall’Unione. Anche se in questa fase non mancano le preoccupazioni, condivisibili, per il rincaro delle materie prime e dei costi energetici, che si aggiungono alle carenze croniche del nostro Paese sul piano logistico e infrastrutturale.
Per consolidare la crescita, le imprese vivaistiche devono comunque poter puntare su un rafforzamento della ricerca. Non solo sul fronte del miglioramento genetico e delle nuove biotecnologie per la produzione e commercializzazione di nuove varietà, ma anche per quella delle torbe: substrati vegetali di cui l’Italia è ai vertici europei, alle spalle della Germania, ma che negli ultimi tempi sono venuti a mancare in quantità per la chiusura della più importante torbiera irlandese.
Da qui la necessità di sperimentare e trovare nuove tipologie di terriccio, anche nella prospettiva del Green Deal europeo, e quindi di soluzioni più ecocompatibili e antispreco, facendo leva sulla ricerca e l’innovazione.