I VERTICI DELLA DG SANTE IN ITALIA
Le autorità consultano i produttori sull’emergenza Xylella fastidiosa
Nei giorni 16 e 17 aprile 2019 la DG SANTE si è recata in visita nelle zone delimitate pugliesi e del Monte Argentario di Xylella fastidiosa.
La DG SANTE è la Direzione Generale della Commissione Europea che determina, tra le varie attività, le misure fitosanitarie di sorveglianza e eradicazione del temibile batterio da quarantena.
In particolare, le Autorità hanno organizzato a Brindisi un incontro con i portatori di interesse per confrontarsi sulle misure di emergenza e, per l’occasione, erano presenti le massime cariche tecniche: Dorothée André, Harry Arijs e Pasquale di Rubbo della DG SANTE, Bruno Faraglia e Carlo Cesaroni del Servizio Fitosanitario Centrale, Gianluca Nardone, Giuseppe Tedeschi e Anna Percoco del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Ambientale della Regione Puglia.
Per ANVE, in rappresentanza dei produttori florovivaisti, hanno partecipato il Presidente Leonardo Capitanio, il Consigliere Gianluca Buemi e il Segretario Edoardo Sciutti.
Il Dott. Faraglia ha introdotto la riunione descrivendo le positive attività istituzionali e la sinergia tra il MIPAAFT e la Regione Puglia comunicando altresì che la riunione serve ad ascoltare suggerimenti per le prossime implementazioni della Decisione 2015/789.
La Dott.ssa André ha proseguito confermando l’impegno di Vytenis Andriukaitis, Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare, il quale è in costante contatto con il Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio per proseguire nella lotta al patogeno; la Commissione Europea ha inoltre stanziato fondi per le estirpazioni e gli indennizzi (ma a condizione che le misure di quarantena vengano eseguite) ed inoltre, per la prima volta su organismi da quarantena, ha stanziato dieci milioni di euro per i due progetti di ricerca internazionali PONTE e XF ACTORS a cui ANVE partecipa in qualità di stakeholder.
Molto interessante l’intervento del Dott. Di Rubbo che ha descritto la situazione degli altri focolai in Unione Europea con la presenza delle sottospecie pauca, fastidiosa e multiplex. Di Rubbo ha anche comunicato che a maggio sarà pubblicata la nuova valutazione scientifica di EFSA (l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare); il funzionario europeo ha proseguito esponendo i dati di sorveglianza specificando che in Unione Europea, eccetto le zone delimitate, sono state svolte 120.000 ispezioni e 70.000 campionamenti mentre nella sola zona delimitata della Puglia ci sono stati 127.000 ispezioni e 89.000 campionamenti che confermano l’intensa attività di monitoraggio e la capillarità degli interventi del Servizio fitosanitario.
Nel corso dell’incontro si sono poi susseguiti gli interventi dei portatori di interesse tra cui il Presidente Capitanio il quale ha espresso sconforto per il blocco della movimentazione che vede le piante specificate prodotte in zona delimitata impossibilitate alla vendita anche all’interno della zona stessa; Capitanio ha dunque proposto di adottare tale misura solamente per le piante specificate della sottospecie pauca e non a tutte quelle elencate nell’Allegato 1 della Decisione di esecuzione 2015/789 (che sono oltre 300 piante). Infatti, dopo cinque anni di ricerca scientifica, è possibile confermare che nella zona pugliese è presente solamente la sottospecie pauca ed è inoltre possibile determinare quali, tra le piante specificate, siano quelle sensibili; una tale soluzione sarebbe di grande aiuto per le aziende che ricadono in zona delimitata in quanto potrebbero perlomeno riprendere parte della loro produzione e commercializzazione.
Sulle modifiche alla normativa ha proseguito il Consigliere Buemi il quale ha chiesto di differenziare le inaccessibili misure dell’ Art. 9 (che individuano le modalità di deroga per produrre in zona delimitata) individuando nuovi criteri almeno in zona cuscinetto che, per definizione, è indenne. Inoltre ha chiesto di definire le zone in base alla distribuzione reale dei focolai e non in maniera lineare da est a ovest della penisola pugliese poiché questo sistema aggrava ulteriormente la situazione dei vivai che, spesso, si trovano anche a quaranta chilometri dall’infezione.
Le Autorità presenti hanno preso nota dei suggerimenti comunicando la loro disponibilità a valutarli.
Il Dott. Faraglia e il Dott. Nardone hanno poi chiuso l’incontro comunicando che anche la DG AGRI è coinvolta nel reperimento di fondi per la zona infetta e che prossimamente saranno valutate tutte le richieste pervenute al fine di individuare la giusta coerenza con la normativa e con le future implementazioni. Il gruppo tecnico si è poi trasferito a Monte Argentario in Toscana dove ha verificato l’andamento dell’eradicazione e valutato le prossime misure da adottare.
Il Presidente Capitanio commenta: “molto positiva l’apertura che la Commissione Europea sta dimostrando coinvolgendo le aziende. Siamo però consapevoli che tutto quello che abbiamo chiesto per la Puglia sarà valutato solo se la Regione adotterà le misure, compresa l’estirpazione delle piante, ma sappiamo anche che ad oggi sono ancora in campo decine di piante malate in zona di contenimento. Ci vuole immediatezza di intervento altrimenti abbiamo fatto l’ennesima passeggiata a Brindisi.”