
Luigi Pagliani – Presidente ANVE
Luigi Pagliani
UN ANNO INCREDIBILE
Il 2020 aveva messo a dura prova il settore segnando momenti di incertezza e confusione che sono ancora vivi nei nostri ricordi. Non mi stupisco infatti che durante quest’ anno appena trascorso la reazione dei mercati e di noi produttori sia stata altrettanto decisa e propositiva.
Abbiamo vissuto un 2021 impegnativo in cui la principale difficoltà (per nostra fortuna) è stata proprio quella di provare a supplire all’ingente richiesta del mercato a fronte di una scarsa disponibilità di piante. La “lezione” che abbiamo imparato dal 2021 è proprio questa: abbiamo bisogno di piante. Alberi, arbusti, piante fiorite, giardini, parchi. È in atto una vera e propria rivoluzione culturale, scatenata probabilmente dalle restrizioni pandemiche, che ha spinto le persone in tutto il mondo a pretendere il verde vicino e dentro la propria vita.
La richiesta di piante nel 2021 è quello che in economia definiscono MEGATREND,
ossia una tendenza complessa in grado di produrre cambiamenti significativi sul lungo termine e noi florovivaisti ne siamo i protagonisti.
Per poter lavorare al meglio e riuscire a soddisfare questa ingente domanda su scala globale abbiamo però necessità di avviare un efficace dialogo con gli altri attori della filiera, a partire dai fornitori, clienti e le ditte appaltanti.
Abbiamo necessità di poter programmare la produzione sul lungo termine e svicolarci dall’esclusiva vendita day by day.
Questo è necessario sia per permetterci di lavorare massimizzando le risorse, sia per poter, in parte, attenuare il fortissimo rincaro del prezzo delle materie prime a cui stiamo assistendo.
La nostra Associazione ha colto questi segnali e non ci siamo fatti trovare impreparati. Infatti proprio dal 1° gennaio 2021 ANVE ha ufficialmente dato il via, insieme ad altri 13 Paesi europei, alla campagna Città Verdi Europa (Green Cities Europe). Il progetto è coordinato dal capofila ENA – European Nurserystock Association, cofinanziato dalle Associazioni partecipanti e dal REA (Agenzia di ricerca esecutiva della Commissione Europea). È stato previsto un investimento di 2 milioni di euro con il fine di incrementare il livello di consapevolezza dei cittadini e delle amministrazioni rispetto al benessere ambientale, economico e sociale derivante dalle aree verdi urbane. Durante il corso del 2021 ANVE ha portato avanti le azioni di divulgazione attraverso interviste, pubblicazioni ed eventi (insite e online) che abbiamo racchiuso in una timeline RECAP pubblicata sul sito www.thegreencities.eu. Il progetto vedrà impegnata la nostra Associazione ancora per tutto il 2022 e si concluderà nel 2023.
Sempre in questo 2021 abbiamo avuto la grande soddisfazione di vedere uno dei nostri sogni delinearsi in un concept progettuale. L’Italia infatti, parteciperà con un proprio padiglione-giardino di 1000 mq alla prossima EXPO Floriade 2022 che verrà inaugurata il prossimo 13 aprile presso Almere (Paesi Bassi) e avrà una durata di 6 mesi. Proprio per non lasciare nulla al caso, le Autorità organizzative (Ministero degli Affari Esteri, Agenzia ICE e Ministero delle Politiche Agricole) hanno costituito un Gruppo di Lavoro per coinvolgere gli operatori di filiera assegnandone il coordinamento ad ANVE e AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio). Per ANVE è un onore partecipare attivamente con le proprie proposte, sicuri che l’Italia saprà dare il meglio di sé in questa occasione.
Durante il corso del 2022 oltre all’EXPO avremo modo finalmente di tornare a partecipare ai grandi eventi fieristici nazionali con diversi appuntamenti durante il corso dell’anno.
ANVE tornerà dunque dal 9 all’11 Febbraio al Flormart, con una doppia edizione speciale che replicherà dal 21 al 23 settembre. Torneremo a Myplant& Garden dal 23 al 25 Febbraio (Fiera di Milano Rho) e saremo presenti con una nostra area espositiva ad Euroflora 2022 dal 23 Aprile all’8 Maggio presso i Parchi di Nervi (Genova). Gli appuntamenti poi proseguono con l’AIPV day presso la Fondazione Minoprio, a maggio con il consueto appuntamento della giornata Nazionale del Vivaismo Mediterraneo e a Settembre con Demo Green 2022. L’associazione prosegue il fondamentale impegno di networking attraverso la collaborazione con tutti gli enti organizzatori.
Oltre all’importante ruolo di rappresentanza durante le esibizioni e fiere, ANVE durante il corso del 2021 ha seguito in prima linea l’iter normativo del Disegno di Legge “Florovivaismo” (Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico). Abbiamo infatti collaborato con un pool di Associazioni della filiera florovivaistica per la predisposizione un documento univoco e altamente rappresentativo con tutte le proposte di emendamento. Mi auguro vivamente che durante il 2022 il Disegno di legge possa proseguire nel suo percorso in Senato, giungendo entro il 2023 ad una completa approvazione.
L’attenzione alla Normative fitosanitarie comunitarie ci ha da sempre contraddistinto: infatti proprio nel corso del 2021 abbiamo reso pienamente operativi i Piani di gestione dei rischi connessi agli organismi nocivi, previsti dall’art. 91 del Reg. UE 2031/2016. I primi piani sono stati già adottati dai Soci ANVE e saranno resi disponibili durante il 2022 per l’elaborazione all’interno delle aziende e l’approvazione presso il servizio fitosanitario competente. Il Piano di gestione rimane una procedura di autocontrollo su base volontaria che permette alle aziende di praticare una migliore e meticolosa analisi dei punti di critici per la riduzione del rischio fitosanitario.
Il 2021 inoltre ha segnato una forte espansione del mercato di import export rendendo l’Italia tra i primi tre TOP countries per esportazione: questo perché la qualità, l’efficienza e la precisione delle forniture italiane sono apprezzate e richieste in tutto il mondo.
ANVE grazie alla propria rete di collaborazioni con le più grandi Associazioni europee e internazionali ha consolidato nel 2021 la propria posizione nel panorama delle Associazioni mondiali. Infatti ad Ottobre 2021 con mio grande onore ho accettato la candidatura al ruolo di Vicepresidente alla guida dell’Associazione Internazionale dei Produttori Orticoli AIPH (International Association of Horticultural Producers).
Questo traguardo non è un punto di arrivo, ma è per me un grande ed inaspettato riconoscimento personale, e soprattutto un riconoscimento al vivaismo italiano nel mondo:
senza il supporto e la fiducia dei miei colleghi italiani e dell’Associazione non avrei mai potuto raggiungere questo risultato.
In questo incredibile anno, che possiamo dirlo, è stato eccezionale per il nostro intero Paese, abbiamo festeggiato i primi 15 anni di vita di questa splendida Associazione che da anni assiste, supporta e rappresenta decine di aziende vivaistiche e florovivaistiche tra le più strutturate e rinomate d’Italia.
Durante il corso del 2022 terminerò la mia esperienza alla Presidenza ANVE essendo ormai il mandato concluso. Questo permetterà un sano e giusto ricambio delle cariche che arricchirà l’Associazione di nuove idee, pensieri e competenze. Essere il Presidente ANVE negli ultimi quattro anni mi ha formato, sia come persona che come “Endorser” dell’intera filiera florovivaistica italiana che sento più vicina che mai. Tutto questo è stato possibile solo attraverso la fiducia che quattro anni fa i miei colleghi Soci mi hanno accordato, dandomi la possibilità di guidare ANVE durante degli anni complicati ma ricchi di iniziative. Dinamicità, compattezza e solidità queste sono le tre parole che userei per descrivere ANVE in una fotografia nel 2022. AD MAIORA!
LE ATTIVITÀ SI CONSOLIDANO
Vediamo infatti come le nostre piante si trasformino durante la propria stagione di crescita, come siano resilienti nel processo di adattamento alle diverse condizioni di luce, temperatura e umidità. Nonostante questo, il cambiamento che il 2020 ha portato con sé è stato imprevedibile e a tratti è sembrato al di fuori della portata di tutti noi.
“Aut inveniam viam aut faciam” – Annibale
“Troveremo una strada o ne faremo una “questa è la frase che ci ha guidato durante tutto questo anno.
Già dai primi giorni di marzo ci siamo resi conto come l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia Sars- Covid 19 avrebbe gravemente danneggiato il lavoro delle nostre Aziende. Infatti a seguito della chiusura del 9 marzo abbiamo avviato un dialogo serrato con tutte le Istituzioni.
Penso alle molteplici lettere, messaggi, chiamate e comunicati stampa che sono stati prodotti in quei mesi di emergenza, necessari per rimarcare la grave situazione economica e sociale che ha colpito le nostre Aziende. Abbiamo richiesto al Ministero delle Politiche Agricole la possibilità per il nostro settore di accedere a fondi di ristoro, abbiamo sottolineato al Ministero della Salute come piante e fiori fossero benefici per la salute delle persone costrette nelle mura domestiche. Ho personalmente partecipato a diversi incontri con la Ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova e il Sottosegretario di Stato Giuseppe L’abbate i quali hanno dimostrato, in una fase così delicata, attenzione e preoccupazione per il settore come mai prima di allora.
Passata la fase più critica della pandemia Covid-19, abbiamo sentito l’esigenza di dare concretezza alle nostre richieste partendo da un punto che caratterizza la nostra filiera: la difficoltà di coesione. Abbiamo così organizzato e partecipato a più incontri in cui per la prima volta sono stati presenti allo stesso tavolo i Presidenti e Delegati delle maggiori Associazioni Nazionali del mondo del florovivaismo, per cercare di coordinarsi in un’unica visione che possa rappresentare al meglio il settore.
Unità, promozione e qualificazione. Queste le tre parole chiave che possono riassumere le intenzioni di questa iniziativa in cui sono state gettate le basi per elevare il mondo del verde dagli individualismi e guardare insieme ad un progetto di valorizzazione dell’intera filiera e i primi frutti non si sono fatti attendere.
Grazie a questa unione di intenti abbiamo acquisito ancor più credibilità istituzionale contribuendo a ottenere risultati dagli organi politici e amministrativi come per esempio i passi avanti sul “DDL Florovivaismo”, i ristori per la crisi Covid-19, i progetti di internazionalizzazione e la partecipazione italiana presso l’EXPO – Floriade 2022.
Nonostante un inizio burrascoso il 2020 è stato un anno proficuo per le nostre attività che ci ha permesso un allargamento della base sociale e l’attivazione di nuovi progetti.
Infatti il 2020 è stato l’anno internazionale della Salute delle Piante (IYPH) che abbiamo “celebrato” dando applicazione ai primi Piani di gestione dei rischi connessi agli organismi nocivi, che i produttori potranno adottare per controllare il proprio rischio fitopatologico. Allo stesso modo abbiamo partecipato attivamente al consolidamento del Disciplinare di qualità dei Processi della Certificazione VivaiFiori alla quale già molte aziende Anve hanno aderito. L’igiene fitosanitaria infatti è requisito imprescindibile per l’ottenimento della certificazione di qualità. Durante il 2020 abbiamo avuto un’intensa relazione il Capo del Servizio Fitosanitario Centrale, Dott. Bruno Caio Faraglia, suggerendo per esempio l’introduzione del passaporto elettronico delle piante, come previsto dal regolamento UE 2016/2031, che agevolerebbe le aziende nel controllo per la prevenzione della diffusione di organismi nocivi.
A livello normativo invece il 2020 ci ha ripagato con l’approvazione presso la Camera dei Deputati del Disegno di Legge su “Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico”, al quale ANVE insieme a molte associazioni di filiera ha fornito contributi significativi. Allo stesso modo abbiamo seguito la normativa europea che nel 2020 ha prodotto il REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2020/1201 DELLA COMMISSIONE del 14 agosto 2020 relativo alle misure per prevenire l’introduzione e la diffusione nell’Unione della Xylella fastidiosa. Il regolamento è frutto di una necessaria revisione dei criteri di contenimento del batterio ed introduce nuove regole più equilibrate anche per noi vivaisti.
Uno dei molti aspetti che mi rende particolarmente orgoglioso di essere Presidente di questa Associazione è sicuramente la nostra forte vocazione all’internazionalizzazione che permette di allargare la nostra rete e i nostri progetti oltre i confini nazionali. Proseguono infatti le attività con AIPH International Association of Horticultural Producers ed ENA – European Nurserystock Association a cui ANVE è associata in rappresentanza dell’Italia. Questo mi ha dato l’onore di partecipare a Miami, in Florida allo SPRING MEETING di AIPH, dal 1 al 4 Marzo 2020, in cui abbiamo discusso delle principali opportunità del settore negli Stati Uniti, EXPO e Green City.
Nonostante la pandemia abbia modificato questa tipologia di attività di scambio, costringendoci alla virtualizzazione, abbiamo avuto modo proprio a partire dal 2021 di far parte di uno dei più grandi progetti di promozione del settore del verde “More Green City for EUROPE” promosso da ENA. Questa campagna, finanziata dalla Commissione Europea, si estende a tredici paesi dell’UE a partire dal 2021 fino al 2023 e vedrà ANVE come principale partner italiano: un grande successo per la nostra Associazione!
Questa tipologia di progetti promozionali è fondamentale per elevare il settore e avvicinarlo ai consumatori finali. Ciò risulta necessario soprattutto nel 2021, anno che ha decretato l’uscita dalla scena europea di un notevole importatore e produttore di prodotti florovivaistici: il Regno Unito. Nelle prime settimane del 2021, con la Brexit, è aumentata la mole di documenti richiesti per l’esportazione. ANVE ha voluto tenere i florovivaisti aggiornati su tutte le nuove normative in merito e proprio da questa necessità abbiamo organizzato, in accordo con il Servizio Fitosanitario Centrale Italiano, “Brexit: what comes next?” un seminario formativo dedicato agli adempimenti normativi per l’esportazione di prodotti florovivaistici. Per l’occasione abbiamo coinvolto in una tavola rotonda virtuale i protagonisti di questo cambiamento: le Autorità Ministeriali italiane con il Servizio Fitosanitario Centrale, le Autorità britanniche per la protezione e salute delle piante, gli stakeholders e le aziende esportatrici.
Il seminario è stato inoltre il primo incontro del nuovo format “Growing in Anve” che ha inaugurato una serie di eventi formativi promossi e organizzati da ANVE e che stiamo proponendo a soci e non soci durante il corso di tutto il 2021.
La nostra voglia di formazione però non si limita solo al format Growing in Anve. Oltre a proseguire con tutte le attività, nel 2020 abbiamo avviato anche una collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia la quale a settembre ha attivato il corso di Laurea professionalizzante in “Produzione Sementiera e Vivaistica”. Siamo stati coinvolti infatti nella fase di individuazione degli argomenti tecnici inseriti nel piano di studi e per l’organizzazione dei tirocini degli studenti presso le aziende dei nostri soci.
Il 2020 ha inoltre visto la conferma della mia carica di Presidente Anve: sono onorato di aver ricevuto dai miei colleghi ed amici del Consiglio Direttivo la possibilità di continuare a guidare l’associazione nel nostro progetto di crescita. Anve infatti ha registrato nell’ultimo periodo un forte aumento di iscrizioni di Soci, Sostenitori e Partner: segno che stiamo andando nella direzione giusta offrendo servizi e soluzioni ai nostri associati. Questo ha inoltre reso inoltre possibile l’allargamento della Segreteria con una nuova risorsa per poter ampliare le attività in corso. Credo infatti che una segreteria preparata ed efficiente sia il cuore pulsante dell’Associazione, ciò che ci distingue, ciò che ci permettere di crescere costantemente e di offrire ai nostri soci un servizio utile ed immediato nei momenti di bisogno.
Ripercorrendo il 2020 non posso che guardare al 2021 con un rinnovato senso di fiducia poiché ora più che mai sono certo che ANVE sarà in grado di cogliere tutte le sfide che questo anno potrà riservarci. Abbiamo attraversato momenti complicati, sia a livello lavorativo che umano, ma questo non ha mai cristallizzato il nostro sguardo sulla situazione presente. I nostri occhi e le nostre energie sono costantemente rivolti verso un futuro ricco di nuovi progetti, attività e connessioni che renderanno possibile la crescita e il riconoscimento mondiale della qualità delle aziende florovivaistiche italiane.
LE ATTIVITÀ SI CONSOLIDANO
VivaiFiori si integra alla perfezione con le normative pubblicate negli ultimi anni e recentemente entrate in vigore. Penso a tutti i nuovi requisiti previsti dal Regolamento (UE) 2016/2031 relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante che obbligano i nostri produttori ad adottare procedure per l’individuazione dei punti critici nella gestione del rischio fitosanitario, la tracciabilità della produzione e la formazione del personale addetto alla coltivazione e movimentazione delle piante. Su questa nuova normativa abbiamo lavorato continuamente cercando soluzioni per favorire il lavoro delle aziende senza troppi impedimenti. Penso alle Linee Guida, preparate anche con altre Associazioni, in cui è presente una sintesi degli articoli di interesse per i florovivaisti; abbiamo scritto e inviato alle Autorità regionali le simulazioni dei Piani di gestione dei rischi connessi agli organismi nocivi che i produttori potranno adottare per controllare il proprio rischio fitopatologico; inoltre abbiamo incontrato decine di volte tutti i soggetti della filiera per comprendere le applicazioni tecniche. Ed è una gran soddisfazione vedere che le interpretazioni che abbiamo dato sono pienamente in linea con le indicazioni delle Autorità, a dimostrazione che il confronto e la condivisione vanno sempre bene!
Oltre a questo ci sono le regole dettate dal Regolamento (UE) n. 1143/2014 sulla gestione delle specie esotiche invasive che vieta l’utilizzo di piante non adatte ai nostri territori, e nel 2020 sarà aggiornato il PAN – Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e anch’esso apporterà novità per la difesa delle colture e dunque nuove procedure da sviluppare.
Sul lato della “gestione del rischio aziendale”, sempre più vivai decidono di attivare le assicurazioni agevolate, con il contributo pubblico fino al 70% del premio, contro i danni da calamità naturali e, cosa molto importante, dalle fitopatologie. Dunque il percorso intrapreso per tutelare le nostre aziende sta funzionando in maniera egregia e siamo arrivati ad un capitale assicurato, tra i soli Soci ANVE, di oltre 80 milioni di euro. LEONARDO
Proprio a fine anno abbiamo chiesto alla Conferenza Stato-Regioni l’integrazione della lista di fitopatologie da ammettere ad agevolazione tra cui afidi, tripidi, ragnetto rosso e acari, oltre a richiedere l’ammissibilità anche per le piante che, pur non essendo infette ma rientrando nelle zone delimitate per organismi da quarantena, sono sottoposte al blocco della movimentazione. Vedremo dunque se il decisore darà tali opportunità nel 2020.
Come sempre analizziamo con attenzione tutte le novità legislative e ci confrontiamo con i produttori e con le Autorità. Ad esempio abbiamo scritto alla Commissione Europea per esporre le nostre preoccupazioni sul nuovo requisito che vieta l’importazione di suolo associato alle piante, aspetto che complica molto la commercializzazione ma soprattutto potrebbe causare la reazione dei Paesi terzi che potrebbero decidere di applicare le stesse misure, rendendo difficili le nostre esportazioni; abbiamo scritto al Ministero delle Politiche Agricole e al Ministero della Salute per valutare le modalità di attuazione del REGOLAMENTO (UE) 2019/89 sui i livelli massimi di residui che fissa nuovi limiti, troppo bassi, di residui di antiparassitari su alcuni prodotti agricoli tra cui quelli ornamentali eduli come agrumi e piante aromatiche.
Abbiamo partecipato all’audizione organizzata presso la “Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare” del Senato della Repubblica per esporre nel dettaglio, tra le altre, le caratteristiche del florovivaismo italiano e delle questioni importanti come le emergenze fitosanitarie causate da Xylella fastidiosa, Popillia japonica, Anoplophora chinensis e Halyomorpha halys.
In relazione al Bonus Verde, siamo felici che sia stato confermato anche nel 2020 ma siamo anche consapevoli che non avrà futuro certo. Per questo abbiamo scritto, insieme a molteplici altre Organizzazioni, alla Ministra Bellanova affinché si avvii una riflessione costruttiva.
Riteniamo infatti che dovrebbe diventare una misura fiscale strutturale e non soggetta alla riconferma anno per anno nella Legge di bilancio oltre ad essere esteso ai lavori di manutenzione ordinaria e a quelli in economia, consentendo la detrazione fiscale per l’acquisto di piante, mezzi tecnici e attrezzature.
Fondamentale anche consentire la detrazione percentuale almeno del 50%, con previsione di massimali significativi che rendano la misura adeguata all’ottenimento degli scopi che si propone.
Abbiamo contribuito alla definizione del Disegno di legge n° 1824 “Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico”. Vedremo come si concluderà il percorso di approvazione in legge ma di sicuro si tratta già di un fatto storico: uno strumento esclusivo per il nostro settore che, per fare alcuni esempi, istituisce un ufficio per il florovivaismo, favorisce lo sviluppo di Marchi di qualità, tra cui proprio VivaiFiori, l’assistenza all’esportazione e importazione, la comunicazione e promozione oltre a definire cos’è l’attività agricola florovivaistica, cosa sono i Centri di Giardinaggio, l’individuazione dei Distretti produttivi e molto altro ancora.
Considerata l’alta attenzione politica che abbiamo attualmente al Ministero delle Politiche Agricole dimostrata proprio dalla Ministra Bellanova e dal Sottosegretario L’Abbate, personalmente mi aspetterei l’esito positivo per questo DDL e dunque una vera e propria legge che tuteli finalmente ed esclusivamente i nostri interessi.
A livello internazionale proseguiamo le nostre attività con ENA – European Nurserystock Association e AIPH – International Association of Horticultural Producers a cui ANVE è associata in rappresentanza dell’Italia e che sviluppano, tra le altre, attività di assistenza legislativa e promozionale e sono un eccellente strumento di rappresentanza. Proprio con loro ci confrontiamo sui modi e tempi della predisposizione dei nuovi passaporti, della tracciabilità, delle misure di contrasto agli organismi da quarantena oltre a intervenire sulle candidature di grandi eventi internazionali come le Esposizioni universali del settore floro-ortovivaistico. Sul punto vorrei stimolare la politica, le amministrazioni e i colleghi italiani per riuscire ad organizzare in Italia e a partecipare all’estero ad eventi del genere. A mio avviso, un Paese produttivo come il nostro, avrebbe tanto da mostrare e da raccontare.
Per tutto questo, ma anche molto altro, sono convinto che ANVE, grazie alla sua assidua presenza in ogni luogo fisico e virtuale nel quale si discute di vivaismo e grazie all’ enorme competenza maturata dalla sua struttura organizzativa, sia diventata determinante per il riconoscimento del nostro settore a tutti i livelli. Questo aspetto mi sembra più che percepibile: infatti mai come ora si parla della filiera florovivaistica e delle competenze che esprime in termini di rappresentanza istituzionale e preparazione tecnica.
Guardando al 2020, oltre a proseguire con tutte le attività, inizieremo la nuova collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia la quale attiverà il corso di Laurea professionalizzante in “Produzione Sementiera e Vivaistica” ed ha coinvolto ANVE sottoscrivendo una speciale convenzione che individua gli argomenti tecnici da inserire nel piano di studi e per organizzare i tirocini degli studenti presso le aziende florovivaistiche italiane.
Inoltre parteciperemo ai bandi europei con numerosi progetti sulla ricerca scientifica, la promozione e la divulgazione ed aggiorneremo il portale www.phytoweb.it con tutti i nuovi requisiti fitosanitari per la movimentazione interna e l’importazione in Unione Europea.
E poi il 2020 è l’Anno Internazionale della Salute della Piante proclamato dalle Nazioni Unite. È il nostro anno! È il momento di far vedere al mondo cosa sanno fare i florovivaisti e cosa possono dare per migliorare le condizioni di vita di intere comunità.
Infine sono convinto che ANVE potrà contribuire ancora molto e rendere il settore sempre più consapevole delle potenzialità di cui è dotato, ricordandoci che non abbiamo eguali al mondo per qualità, assortimento, competenze e storia.
Un anno di lavoro per il florovivaismo
- Aumentare la base sociale ed estendere la rappresentatività a tutte le regioni produttive del comparto
- Affrontare le problematiche più urgenti del settore
- Rafforzare la presenza e il riconoscimento del settore sui tavoli
istituzionali.
Nell’ultimo anno, infatti, l’Anve ha ampliato la propria rappresentatività territoriale che oggi si estende a quasi tutte le regioni, con imprese e distretti che costituiscono il cuore pulsante del settore a livello italiano. A distanza di un anno dall’Assemblea che segnò l’inizio della nuova fase sono entrati 33 nuovi soci effettivi e 14 nuovi soci sostenitori e partners. Con l’ingresso di queste nuove imprese, associazioni e distretti, la presenza dell’Anve si è estesa a Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Lazio. Più di mille aziende fanno parte ormai della galassia ANVE e questo da un lato ci rende orgogliosi ma dall’altro ci richiama sempre di più anche alle responsabilità che un’associazione nazionale di produttori così partecipata deve assolvere.
Abbiamo dato un’organizzazione più efficiente alla comunicazione e al marketing riportando ANVE al centro del dibattito nazionale e all’attenzione dei media più importanti. Nello stesso tempo abbiamo rafforzato la comunicazione interna intensificando la circolazione di informazioni e servizi utili alle imprese.
Abbiamo affrontato tre nodi cruciali del settore come l’emergenza fitosanitaria, i controlli della fiscalità e le complicazioni doganali. Lo abbiamo fatto promuovendo tre convegni nazionali, portando il nostro contributo tecnico-scientifico ai tavoli nazionali del Ministero, mobilitando i massimi esperti e le autorità.
Ma la cosa che più ci rende orgogliosi è l’aver fatto cominciare ad uscire questo settore dal cono d’ombra dell’agroalimentare, promuovendo politiche di settore più aderenti alle necessità delle imprese vivaistiche. Le problematiche che affliggono le imprese vivaistiche, questioni doganali, aspetti legislativi, ambientali e fitopatie, prodotti del credito più aderenti alle esigenze del ciclo produttivo, non hanno nulla a che vedere con quelle delle imprese agroalimentari. Attraverso il rapporto con le istituzioni italiane ed europee siamo riusciti a far crescere l’identità di questo settore, troppo spesso assimilato ad una percentuale dell’agroalimentare. E proprio grazie a questa azione di lobby abbiamo contribuito a far approvare dalla Commissione Europea i nuovi codici doganali per il florovivaismo. Ed in questo senso, questo piccolo passo è invece un grande passo verso il riconoscimento economico-istituzionale del vivaismo come settore specifico. Frutto del lavoro dell’ANVE che, collaborando con il Mipaaf e con l’Ena, ha dato la spinta decisiva in questo senso.
In questo anno ANVE ha rafforzato anche la sua dimensione internazionale. In Europa, ANVE è membro dell’ENA, (European NurseryStock Association), l’associazione internazionale che da oltre venti anni rappresenta il mondo del vivaismo Europeo. ANVE in questo anno ha partecipato alle attività istituzionali ENA e collaborato, con i suoi delegati, ai gruppi di lavoro legislazione, promozione tassonomia e qualità dei processi con i quali ha proposto le politiche di sostegno per il nostro settore. ANVE, insieme ad ENA, fa sentire la voce delle aziende florovivaistiche nelle sedi del Parlamento Europeo e della Commissione. Ma la vera occasione di proiezione internazionale per il vivaismo italiano è scaturita dall’invito che ANVE ha ricevuto, ed accettato con entusiasmo, da AIPH (International Association of Horticultural Producers) per diventare socio e dunque il referente italiano all’interno di questo network che vede tra le proprie fila, oltre alle varie nazioni europee, altre rappresentanze internazionali del Canada, Brasile, Svizzera, Stati Uniti, Turchia, Australia, Cina, Taipei, Indonesia, Giappone, Repubblica della Corea, Thailandia, Emirati Arabi Uniti.
Infine i servizi alle imprese. In questi anni abbiamo lavorato per garantire nuovi servizi fondamentali per i propri membri. In questo anno ne abbiamo aggiunti 10 tra cui assicurazione crediti, garanzie sulla finanza, assistenza legale, copertura danni calamità naturali, soluzioni tecniche per le energie rinnovabili e l’ecoefficienza delle imprese, che permetteranno alle aziende vivaistiche associate all’ANVE facilitazioni e vantaggi con prodotti su misura rispetto alle loro esigenze.
Ci sarebbe molto altro da dire ma forse la cosa che più mi ha colpito e spinto in questa impresa era la voglia di fare squadra che covava in questo settore. La voglia sincera di mettersi insieme e alzare la testa, di affermare le ragioni e i problemi del vivaismo. Anve ha saputo risvegliarla e incanalarla nei percorsi istituzionali più idonei e proficui. Il florovivaismo italiano non vive più l’età dell’oro come qualche anno fa quando la domanda era superiore all’offerta e si potevano anche selezionare i clienti. La crisi economica ha colpito duramente anche il vivaismo, le problematiche del settore sono diventate sempre di più e sempre più difficili da affrontare e nuovi competitor internazionali stanno crescendo e agendo sulle leve del prezzo. Ma nessun paese produttore ha la qualità e il know how delle imprese florovivaistiche italiane.
In conclusione, penso di poter dire che non solo l’ANVE è cresciuta in questo anno ma anche il settore stesso. E noi continueremo a farlo. Abbiamo molte questioni aperte per crescere e molte idee per portare nuova linfa alle imprese. Il 2016 sarà l’anno del Congresso e, ci auguriamo, della tanto sospirata ripresa dei mercati. Infatti, nella seconda metà del 2016 svolgeremo il Congresso ANVE a cui saranno invitati tutti i Soci effettivi, i Soci sostenitori, i partners, gli esperti, i giornalisti di settore, le autorità e le varie società di servizi. Sarà l’occasione per conoscerci ancora meglio e per fare il punto della situazione del vivaismo italiano e dell’attività dell’associazione. Vi aspettiamo!
Nell’attesa, invio a tutti i migliori auguri di un nuovo anno che consolidi e rafforzi quei timidi segnali di ripresa che si stanno affacciando sul mondo economico occidentale.
Vivaismo, al centro
Ho subito compreso l’importanza della nomina ma soprattutto del ruolo che ANVE deve assumere in Italia nella definizione delle politiche di sviluppo del settore del florovivaismo. Un settore che sta affrontando una crisi importante, dovuta principalmente ad un calo della domanda e alla crescita di nuovi paesi competitor a livello internazionale. Alle difficoltà economiche si aggiungono quelle legate alle guerre in corso in alcuni Paesi del nord Africa, del medio oriente e della zona russa che stanno limitando il commercio. A ciò si aggiungano le difficoltà insite in una cultura poco incline a fare squadra, a mettersi insieme per contare di più e stimolare azioni di sviluppo o di tutela del settore.
C’è l’esigenza, sempre più forte, di un soggetto, come l’ANVE, a cui i produttori possano far riferimento per affrontare, non da soli, le problematiche storiche del settore e quelle indotte dalla globalizzazione dei mercati. Un settore, come il florovivaismo, che vale tanto in termini di prodotto interno lordo, di ricchezza e di occupazione, ha bisogno di un’Associazione nazionale che faccia crescere la considerazione e il riconoscimento nel mondo istituzionale ed economico. Questo ci siamo ripromessi di fare con il nuovo Consiglio Direttivo.
Il vivaismo è stato, e lo è tutt’ora, confuso con altri settori dell’agroalimentare, soprattutto con l’ortofrutta, creando distorsioni nelle statistiche e limitando la considerazione che il settore ha rispetto agli altri settori produttivi. Le necessità del vivaismo e delle sue imprese sono molto diverse da quelle delle imprese agroalimentari, per le peculiarità del prodotto, dei mercati di riferimento e dei processi di internazionalizzazione. Le problematiche che questo settore si trova ad affrontare (barriere doganali, regimi fitosanitari diversi) hanno caratteristiche particolari che non sono assimilabili a quelle di altri contesti.
Un altro obiettivo che ci siamo posti è stato rilanciare l’azione dell’unica Associazione nazionale del settore, l’ANVE, rafforzandone la rappresentatività. Così abbiamo allargato notevolmente il Consiglio Direttivo e la base sociale con l’ingresso di nuovi soci provenienti da tutte le regioni d’Italia, allargando così la rappresentatività dell’Associazione a tutto il paese. Nelle pagine che seguono troverete la presentazione di tutti i Soci effettivi e dei Soci sostenitori.
Infine, abbiamo allargato l’offerta dei servizi per le imprese. Così, sono stati sottoscritti servizi convenzionati con istituti bancari, studi di consulenza legale e fiscale, società ingegneristiche per l’efficienza energetica, società di spedizioni e logistica nazionale e internazionale, broker assicurativi, riviste online e cartacee per promuovere il settore. Nelle pagine di questo annuario troverete la descrizione di tutti questi servizi e le aziende convenzionate.
Infine, ma non per ordine di importanza, è stato determinante il lavoro di riattivazione dei contatti sui tavoli ministeriali e con le istituzioni italiane ed europee. A questo fine ANVE ha organizzato una missione a Bruxelles per incontrare i rappresentanti della Commissione e del Parlamento europeo e per stabilire in loco una sede operativa così da avere maggiori opportunità di incontro con le Istituzioni e, in Italia, ha consolidato gli ottimi rapporti istituzionali e di collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, con ICE/Agenzia e con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, con i quali sta sviluppando progetti per la promozione e l’aggiornamento su aspetti di tipo fitosanitario e fiscale.
ANVE: UN NETWORK SEMPRE PIU’ SOLIDO E AFFIDABILE
Per contribuire nella ricerca scientifica abbiamo aderito al Comitato degli Stakeholders dei due progetti internazionali XF-ACTORS e PONTE che sviluppano metodologie di controllo e prevenzione di gravi fitopatologie che minacciano il nostro lavoro come ad esempio Xylella fastidiosa e Phytophtora spp.. Inoltre partecipiamo alle attività previste dal progetto LIFE ASAP per la formazione, informazione e comunicazione del Regolamento UE 1143/2014 che ha lo scopo di ridurre il tasso di introduzione di specie aliene invasive (IAS – Invasive Aliene Species) e contenerne gli impatti sul territorio europeo.
Anche sulle normative fitosanitarie abbiamo dato importanti contributi: ad esempio, per rimanere sul tema Xylella, già ad aprile 2017 abbiamo inviato alla Commissione Europea, al Ministero delle Politiche Agricole e alla Regione Puglia una proposta in cui si suggerivano nuovi e più praticabili requisiti e una differente metodologia nei campionamenti e nelle analisi di laboratorio.
Inoltre a settembre, insieme all’Associazione Europea del Vivaismo ENA, ANVE si è recata in Commissione Europea ed ha segnalato forti timori per le severe misure di controllo che erano previste.
Questi contenuti, oggetto di riflessione e confronto tra le rappresentanze dei produttori e le Autorità di controllo, si sono poi in parte manifestati proprio nella nuova legge europea sulla Xylella, la DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/2352 DELLA COMMISSIONE del 14 dicembre 2017. Tutto ciò per le aziende significherà garantire la sanità delle piante con metodi diagnostici moderni ma a costi contenuti e senza eccessivo dispendio amministrativo e burocratico.
In relazione ai nuovi requisiti sulla tracciabilità e sui passaporti previsti dal Regolamento UE 2016/2031 abbiamo iniziato un confronto con i nostri colleghi europei e nel 2018 porteremo avanti la questione con le Autorità competenti sia italiane sia europee.
Inoltre, per comprendere al meglio gli aspetti relativi all’export, abbiamo un nostro collaboratore nella nuova Sezione “Barriere Fitosanitarie”, istituita e coordinata dal Ministero delle Politiche Agricole, che identifica i problemi nelle esportazioni e propone soluzioni per superarli. Ovviamente continuiamo anche a partecipare al Tavolo tecnico del florovivaismo che sviluppa il Piano di settore e suggerisce le politiche di sostegno da adottare.
A livello nazionale, per dare nuova linfa al mercato interno e per sensibilizzare l’opinione pubblica sui benefici delle piante, abbiamo sostenuto il Bonus verde che consentirà nuove detrazioni fiscali per i soggetti privati che progetteranno e svilupperanno opere a verde.
Molto positiva è la collaborazione con le Associazioni internazionali ENA e AIPH che permette di confrontarci con i colleghi di tutto il mondo e con loro individuare le questioni che riguardano anche i produttori italiani. Proprio a settembre 2017 a Taichung, nell’isola di Taiwan, si è tenuto il 69° Congresso annuale di AIPH – International Association of Horticultural Producers, l’Associazione mondiale del vivaismo, con la presenza di oltre cento delegati provenienti da ventisette Paesi. In nostra rappresentanza ha partecipato il Vice Presidente Leonardo Capitanio il quale ha espresso una grande soddisfazione per la professionalità dei delegati e per l’affiatamento tipico di un gruppo solido e armonioso. Proprio a Taichung l’Assemblea AIPH ha deliberato di organizzare il prossimo congresso del 2018 in Italia, tra Venezia e Padova! Saranno giorni importanti in cui faremo la nostra parte per presentare le nostre aziende e i nostri prodotti.
Ma ANVE si contraddistingue anche nella promozione. Prima di tutto vorrei marcare l’impegno e l’organizzazione apportata al Flormart di Padova. Per il secondo anno abbiamo infatti partecipato in modo collettivo con i nostri Soci e Servizi a questa importante fiera con una superficie più che triplicata rispetto al 2016 nello storico Padiglione 5, dunque garantendo anche un’ottima posizione e visibilità. Ci siamo impegnati nell’allestimento di un lotto nel Giardino Italia dentro al quartiere fieristico ed abbiamo partecipato al comitato tecnico del Forum internazionale “Horticultural Experiences”. Dunque siamo stati presenti su ben tre fronti e devo dire che, nonostante qualche difficoltà, siamo molto soddisfatti. Inoltre proseguiamo con la partecipazione al Myplant & Garden di Milano con un’area istituzionale in cui organizziamo sempre incontri con le aziende e con i giornalisti per presentare le nostre attività e i nostri progetti, sempre nel segno della trasparenza e della collaborazione. Infine continuiamo come sempre a dare visibilità ai nostri Soci effettivi, Soci sostenitori, partners e società di servizio convenzionate tramite il nostro Annuario, il sito web www.anve.it, le newsletters e i canali Social.
Per tutto questo, mi sento di poter affermare che assistenza, tutela, promozione, internazionalizzazione, comunicazione, rappresentanza, condivisione sono concetti oramai ben consolidati nella nostra Associazione, concetti per noi irrinunciabili e in costante miglioramento, sempre per dare il massimo contributo e diventare un referente qualificato per le nostre aziende e per tutto il settore.
Siamo pronti per le attività del 2018 in cui saranno in parte definite le nuove normative fitosanitarie e in cui approfondiremo ulteriori aspetti legislativi, come ad esempio quelli legati ai requisiti CITES per le produzioni di specie in via di estinzione. Inoltre lavoreremo sulla tutela ambientale per sviluppare un nuovo standard di città sostenibili e strettamente connesso alla quantità e alla qualità del verde impiantato e, per dare ulteriori servizi alle aziende, svilupperemo un progetto pilota per attivare polizze assicurative a copertura di danni fitopatologici, uno strumento unico e innovativo che consentirà una maggior tutela delle aziende.
Per raggiungere tutti questi risultati è necessario ascoltare le necessità degli operatori ed avere un network professionale e competente che sappia interpretarle e assecondarle. A tutti loro va il mio personale ringraziamento.
Il 2017 è stato un anno ricco di attività per ANVE. Tante le questioni affrontate a livello nazionale e internazionale per assistere, tutelare e promuovere i produttori florovivaisti.
Per contribuire nella ricerca scientifica abbiamo aderito al Comitato degli Stakeholders dei due progetti internazionali XF-ACTORS e PONTE che sviluppano metodologie di controllo e prevenzione di gravi fitopatologie che minacciano il nostro lavoro come ad esempio Xylella fastidiosa e Phytophtora spp.. Inoltre partecipiamo alle attività previste dal progetto LIFE ASAP per la formazione, informazione e comunicazione del Regolamento UE 1143/2014 che ha lo scopo di ridurre il tasso di introduzione di specie aliene invasive (IAS – Invasive Aliene Species) e contenerne gli impatti sul territorio europeo.
Anche sulle normative fitosanitarie abbiamo dato importanti contributi: ad esempio, per rimanere sul tema Xylella, già ad aprile 2017 abbiamo inviato alla Commissione Europea, al Ministero delle Politiche Agricole e alla Regione Puglia una proposta in cui si suggerivano nuovi e più praticabili requisiti e una differente metodologia nei campionamenti e nelle analisi di laboratorio.
Inoltre a settembre, insieme all’Associazione Europea del Vivaismo ENA, ANVE si è recata in Commissione Europea ed ha segnalato forti timori per le severe misure di controllo che erano previste.
Questi contenuti, oggetto di riflessione e confronto tra le rappresentanze dei produttori e le Autorità di controllo, si sono poi in parte manifestati proprio nella nuova legge europea sulla Xylella, la DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/2352 DELLA COMMISSIONE del 14 dicembre 2017. Tutto ciò per le aziende significherà garantire la sanità delle piante con metodi diagnostici moderni ma a costi contenuti e senza eccessivo dispendio amministrativo e burocratico.
In relazione ai nuovi requisiti sulla tracciabilità e sui passaporti previsti dal Regolamento UE 2016/2031 abbiamo iniziato un confronto con i nostri colleghi europei e nel 2018 porteremo avanti la questione con le Autorità competenti sia italiane sia europee.
Inoltre, per comprendere al meglio gli aspetti relativi all’export, abbiamo un nostro collaboratore nella nuova Sezione “Barriere Fitosanitarie”, istituita e coordinata dal Ministero delle Politiche Agricole, che identifica i problemi nelle esportazioni e propone soluzioni per superarli. Ovviamente continuiamo anche a partecipare al Tavolo tecnico del florovivaismo che sviluppa il Piano di settore e suggerisce le politiche di sostegno da adottare.
A livello nazionale, per dare nuova linfa al mercato interno e per sensibilizzare l’opinione pubblica sui benefici delle piante, abbiamo sostenuto il Bonus verde che consentirà nuove detrazioni fiscali per i soggetti privati che progetteranno e svilupperanno opere a verde.
Molto positiva è la collaborazione con le Associazioni internazionali ENA e AIPH che permette di confrontarci con i colleghi di tutto il mondo e con loro individuare le questioni che riguardano anche i produttori italiani. Proprio a settembre 2017 a Taichung, nell’isola di Taiwan, si è tenuto il 69° Congresso annuale di AIPH – International Association of Horticultural Producers, l’Associazione mondiale del vivaismo, con la presenza di oltre cento delegati provenienti da ventisette Paesi. In nostra rappresentanza ha partecipato il Vice Presidente Leonardo Capitanio il quale ha espresso una grande soddisfazione per la professionalità dei delegati e per l’affiatamento tipico di un gruppo solido e armonioso. Proprio a Taichung l’Assemblea AIPH ha deliberato di organizzare il prossimo congresso del 2018 in Italia, tra Venezia e Padova! Saranno giorni importanti in cui faremo la nostra parte per presentare le nostre aziende e i nostri prodotti.
Ma ANVE si contraddistingue anche nella promozione. Prima di tutto vorrei marcare l’impegno e l’organizzazione apportata al Flormart di Padova. Per il secondo anno abbiamo infatti partecipato in modo collettivo con i nostri Soci e Servizi a questa importante fiera con una superficie più che triplicata rispetto al 2016 nello storico Padiglione 5, dunque garantendo anche un’ottima posizione e visibilità. Ci siamo impegnati nell’allestimento di un lotto nel Giardino Italia dentro al quartiere fieristico ed abbiamo partecipato al comitato tecnico del Forum internazionale “Horticultural Experiences”. Dunque siamo stati presenti su ben tre fronti e devo dire che, nonostante qualche difficoltà, siamo molto soddisfatti. Inoltre proseguiamo con la partecipazione al Myplant & Garden di Milano con un’area istituzionale in cui organizziamo sempre incontri con le aziende e con i giornalisti per presentare le nostre attività e i nostri progetti, sempre nel segno della trasparenza e della collaborazione. Infine continuiamo come sempre a dare visibilità ai nostri Soci effettivi, Soci sostenitori, partners e società di servizio convenzionate tramite il nostro Annuario, il sito web www.anve.it, le newsletters e i canali Social.
Per tutto questo, mi sento di poter affermare che assistenza, tutela, promozione, internazionalizzazione, comunicazione, rappresentanza, condivisione sono concetti oramai ben consolidati nella nostra Associazione, concetti per noi irrinunciabili e in costante miglioramento, sempre per dare il massimo contributo e diventare un referente qualificato per le nostre aziende e per tutto il settore.
Siamo pronti per le attività del 2018 in cui saranno in parte definite le nuove normative fitosanitarie e in cui approfondiremo ulteriori aspetti legislativi, come ad esempio quelli legati ai requisiti CITES per le produzioni di specie in via di estinzione. Inoltre lavoreremo sulla tutela ambientale per sviluppare un nuovo standard di città sostenibili e strettamente connesso alla quantità e alla qualità del verde impiantato e, per dare ulteriori servizi alle aziende, svilupperemo un progetto pilota per attivare polizze assicurative a copertura di danni fitopatologici, uno strumento unico e innovativo che consentirà una maggior tutela delle aziende.
Per raggiungere tutti questi risultati è necessario ascoltare le necessità degli operatori ed avere un network professionale e competente che sappia interpretarle e assecondarle. A tutti loro va il mio personale ringraziamento.
Dalle parole ai fatti
Sempre presso il MIPAAF abbiamo accolto la delegazione turca per il primo incontro bilaterale Italia-Turchia in materia fitosanitaria in cui si è riflettuto su come collaborare tra i due paesi per facilitare il commercio di piante. E’ stato l’anno di presentazione del nuovo portale Phitoweb, un nuovo strumento, sviluppato da ANVE grazie al co-finanziamento di Ministero dello Sviluppo Economico e ICE/Agenzia, a disposizione dei produttori, i quali non sempre riescono ad avere le corrette informazioni fitosanitarie e doganali per esportare i prodotti vegetali nei Paesi terzi. In sostanza, in questo anno Anve ha svolto un ruolo da protagonista in molte vicende che hanno accompagnato la vita del settore del florovivaismo italiano.
Ma il 2016 è stato anche l’anno che ha acceso una luce in fondo al tunnel di una crisi economica che si protraeva da qualche anno ed aveva ormai investito pesantemente anche il settore. La luce, ancora flebile ma tangibile, di una ripresa di alcuni mercati importanti, in particolare di quelli tradizionali europei. Un segnale fondamentale per tutto il settore perché si inverte una tendenza negativa. La ripresa però va sostenuta altrimenti il buon 2016 rischia di essere un fuoco di paglia. Soprattutto se si considerano le vecchie e nuove problematiche che affliggono il settore: le questioni doganali, i nuovi patogeni e le tematiche fitosanitarie, aspetti legislativi, fiscali e ambientali. Al fine di sostenere la ripresa occorrono alcune cose: aziende sempre più forti e compatte per competere sui mercati internazionali, servizi associativi di grande qualità per sostenere le imprese e il rilancio del mercato italiano. A questo scopo diventa determinante trasformare in azioni concrete quella sensibilità verso le politiche di promozione del verde che sta crescendo nel paese e nelle sue istituzioni. Anche per questo motivo, Anve nel 2016 si è distinta per il sostegno di alcune politiche di promozione del verde privato e urbano attraverso le relazioni esistenti con Ministero delle Politiche Agricole e il Parlamento. In particolare, Anve sostiene:
- le proposte di defiscalizzazione degli interventi di realizzazione e manutenzione dei giardini privati,
- la previsione di incentivi ai comuni che adottano interventi di sostituzione di alberature senescenti e cadenti,
- l’adozione, da parte degli enti locali, di regolamenti del verde per la gestione delle aree verdi pubbliche esistenti sia quelle in previsione perseguendo una pianificazione urbanistica basata sulla qualità ecologica e estetica;
- la realizzazione di linee guida nella gestione degli appalti delle opere pubbliche che prevedano bandi separati per la realizzazione delle opere a verde e per la realizzazione delle opere edili.
Queste azioni sono il frutto di una rinnovata sensibilità verso il settore del verde e la sua filiera, maturata in questi anni nelle istituzioni anche grazie al lavoro di sensibilizzazione svolto dall’Anve. Sarebbe fondamentale riuscire a portare in porto alcune di queste proposte non solo per rilanciare il mercato italiano ma anche per dare concretezza ad un’attenzione verso il ruolo e il peso del florovivaismo che sta crescendo nelle istituzioni, nell’economia e nella società.
Peraltro, queste azioni di rilancio del verde pubblico potrebbero essere la spinta per assolvere agli impegni internazionali di eco-sostenibilità a cui anche l’Italia e le Amministrazioni locali sono chiamate a contribuire. Proprio di recente, il giorno 4 novembre 2016, è ufficialmente entrato in vigore l’accordo di Parigi sul clima. Esso impegna tutte le Nazioni firmatarie a perseguire una causa comune e ad intraprendere sforzi ambiziosi per mitigare il cambiamento climatico, per adattarsi ad esso e alle azioni avverse ad esso, per migliorare la resilienza e per dare supporto ai paesi in via di sviluppo affinché rispettino tali impegni. L’ obiettivo è quello di mantenere l’incremento della temperatura media globale molto al di sotto di 2° C rispetto ai livelli pre-industriali e di perseguire comunque gli sforzi per limitarne l’innalzamento a 1,5°C.
Una notizia di pochi giorni fa del WMO, l’Organizzazione meteorologica mondiale dell’ONU, ha riportato che le concentrazioni medie di anidride carbonica nel 2015 si sono attestate al di sopra della soglia -simbolo di 400 ppm e che ci vorranno generazioni per ripulire l’atmosfera da questi inquinanti. Questi fatti sono assai preoccupanti per le ripercussioni che ci attendono e per questo è ancor più fondamentale che i sistemi antropici in cui viviamo, ovvero le città, siano pronti a tali scenari. Per raggiungere questi obiettivi ambiziosi, gli Stati firmatari e tutti i soggetti interessati tra le quali le Amministrazioni locali, dovranno prevedere adeguate risorse e un nuovo quadro scientifico e tecnologico. A cominciare dal verde, che deve diventare la bussola di riferimento di un nuovo modello di sviluppo ed ispirare ogni intervento urbanistico. Se vogliamo dare un futuro a questo pianeta dobbiamo mettere il verde in primo piano. Per contribuire alla mitigazione delle condizioni climatiche estreme, la presenza di vegetazione nelle città è fondamentale, per la loro produzione di ossigeno e l’abbattimento delle temperature.
E’ dunque il momento di iniziare con politiche proiettate nel futuro. Passando dalle parole ai fatti.
TUTELA E CREDIBILITÀ
In tale contesto si inserisce la nostra Associazione che continua il suo percorso iniziato più di dieci anni fa e che anche nel 2018 ha raggiunto grandi soddisfazioni per tutta la rete di imprese.
A livello nazionale proseguiamo la collaborazione con il Tavolo tecnico del settore florovivaistico istituito presso il MIPAAFT – Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo. Con questo fondamentale organo collegiale sono stati elaborati e proposti i criteri per la predisposizione dello Standard professionale e formativo per l’attività di manutentore del verde poi approvato in Conferenza Stato-Regioni. Inoltre è stato costituito un Gruppo di Lavoro specifico per presentare proposte nei nuovi CAM – Criteri Ambientali Minimi ovvero le modalità di individuazione dei fornitori negli appalti pubblici del verde.
In relazione al Bonus Verde, sappiamo che sarà utilizzabile da privati cittadini e condomini anche nel 2019 e questo è un ottimo risultato perché accresce la credibilità politica del nostro settore. Ora è importante adoperarsi per dei miglioramenti: infatti, se pur ancora non disponiamo di dati sull’ utilizzo, l’impressione è che sia ancora poco “appetibile” in quanto la percentuale di detrazione delle spese sostenute (36%) e il massimale di spesa (5.000 €) sono troppo bassi limitando l’utilizzo di questo incentivo, tra l’altro unico in Europa.
A livello internazionale proseguiamo le nostre attività con ENA – European Nurserystock Association e AIPH – International Association of Horticultural Producers a cui ANVE è associata in rappresentanza dell’Italia e che sviluppano, tra le altre, attività di assistenza legislativa e promozionale e sono un eccellente strumento di rappresentanza nelle sedi europee.
Per dare sempre il giusto supporto alle aziende abbiamo aggiunto nuovi servizi e migliorato altri. Ne è un esempio l’ottima collaborazione con il Consorzio di Co-riassicurazione contro le calamità naturali in agricoltura gestito da ISMEA grazie al quale abbiamo dato vita alla prima polizza agevolata in Italia per coprire, oltre le calamità naturali già assicurabili, anche le fitopatologie. Si tratta di un prodotto unico ed esclusivo, in via sperimentale, per i Soci ANVE i quali potranno assicurare le loro produzioni florovivaistiche senza un eccessivo aggravio di costi in quanto polizze soggette a contributo, erogato dalla Commissione Europea, fino al 70% del premio.
Anche nella promozione e comunicazione abbiamo dato il massimo: continuiamo come sempre a mantenere informati gli Stakeholders con le nostre Newsletter, con i Social network, con incontri e convegni; abbiamo poi partecipato, a Genova, a EUROFLORA – XI Esposizione Internazionale del Fiore e della Pianta allestendo un giardino di 200 mq con piante tipiche del paesaggio mediterraneo oltre ad aver contribuito, con altri partner di filiera, ad allestire lo spazio di 490 mq del MIPAAFT: si è trattato di una vetrina di alto livello in cui sono state promosse le aziende che hanno conferito piante e materiali ed è stato presentato il marchio VivaiFiori. Oltre a questo, i giardini hanno anche vinto prestigiosi premi assegnati da una giuria internazionale.
Proseguiamo poi con la partecipazione alle fiere di settore: a Milano, il Myplant & Garden, posizionato all’inizio dell’anno, è l’occasione per presentare l’Annuario, per incontrarci con i giornalisti in conferenza stampa e per riflettere con i nostri Soci sulle attività annuali. Per questo partecipiamo sempre con un’area istituzionale e, nel 2019, anche con le Società di servizio convenzionate.
A Padova il Flormart continua ad essere un importante appuntamento per i nostri Soci; quest’anno abbiamo aumentato lo spazio espositivo allestendo, in modo collettivo, oltre i 2/3 del Padiglione 5 dedicato al vivaismo. Anche AIPH, per l’occasione, ha organizzato il 70° Congresso annuale durante i giorni di fiera con oltre 100 delegati provenienti dai cinque continenti.
Sempre al Flormart abbiamo poi organizzato un’importante seminario sull’emergenza Xylella fastidiosa proprio per dare rilievo alla qualità dei nostri prodotti e alla professionalità delle nostre aziende. E’ stato molto piacevole e stimolante vedere tanta gente, tra cui molti stranieri, assistere all’incontro.
Sulla Xylella vorrei soffermarmi. Questa piaga fa oramai parte del nostro paesaggio e dovremo conviverci, probabilmente per sempre. Ma è compito dei vivaisti proseguire le attività e lavorare affinchè si producano piante alternative a quelle ospiti. Soprattutto dobbiamo avere fiducia nei Servizi fitosanitari che stanno svolgendo un lavoro enorme, troppo spesso contrastati, per darci certezze e per risanare i territori colpiti. Ma ancor di più non dobbiamo mai credere a notizie mendaci e fuorvianti su soluzioni di contrasto alternative e non ufficiali e spesso suggerite da soggetti che non hanno null’altro da fare se non creare polemiche.
Proprio per tentare di mettere un freno alle tante fake news che circolano, ANVE ha presentato un’esposto alla Procura di Bari per denunciare una serie di attività fuorvianti quali manifestazioni, assemblee, pagine web, post sui Social network, blog e articoli sui media che spesso conducono al turbamento dell’ordine pubblico e ad una istigazione alla disapplicazione della legge oltre a generare confusione sulla realtà dei fatti. Non si tratta solo di diffondere notizie senza fondamento scientifico, dunque, perché tutto questo significa anche mettere in pericolo tanti, tantissimi posti di lavoro e con questi l’intera economia locale e nazionale.
Impedire l’applicazione della legge significa infatti mettere in pericolo l’intera economia italiana. Chi mette in discussione il problema reale della Xylella e non permette alle Autorità di intervenire o chi lo descrive con facoltà interpretative proprie creando incertezze negli operatori di filiera, mette l’Italia nelle condizioni di perdere lavoro.
È per questo che Anve ha deciso di denunciare chi diffonde fake news, chiedendo ufficialmente di valutare la rilevanza penale dei fatti. Perché la diffusione di notizie false e tendenziose è un reato, e come tale va punito.
Il nostro intento è anche quello di rassicurare i produttori e i commercianti internazionali sulla sanità, sulla serietà e professionalità sia delle aziende florovivaistiche sia delle Autorità di controllo italiane chiedendo loro di documentarsi sempre tramite canali ufficiali (Commissione Europea, Consorzi di ricerca ufficiali XF-ACTORS e PONTE) e di non credere alle tante notizie ingannevoli che circolano su carta stampata e sul web.
Siamo continuamente in contatto con le autorità per migliorare le condizioni di lavoro dei produttori e per questo abbiamo inviato le nostre richieste che sono state poi inserite nel piano nazionale d’emergenza per contrastare la batteriosi.
Su questa e su tutte le altre questioni fitosanitarie (es. Anoplophora chinensis, Popilia Japonica, Halimorpha halis) siamo costantemente in contatto con le Autorità ed abbiamo già avviato un confronto con il Ministro Gian Marco Centinaio e le Associazioni di categoria.
ANVE, con il Servizio Fitosanitario Centrale, ENA, AIPH e le Associazioni di rappresentanza italiane, prosegue inoltre le sue attività Istituzionali e tecniche relative ai nuovi requisiti fitosanitari obbligatori da dicembre 2019 così come determinato dal Regolamento UE 2016/2031: tracciabilità, passaporti, formazione degli operatori, piani di gestione sono i nuovi adempimenti a cui le aziende florovivaistiche dovranno attenersi e dovranno pertanto comprendere come adeguarsi.
Dunque posso confermare la nostra volontà di assistere e tutelare le nostre aziende. Siamo pronti per cogliere, anche nel 2019, tutte le opportunità e per risolvere le sfide che si presenteranno. Vogliamo che il nostro lavoro sia ricco di forma e di sostanza ascoltando sempre i segnali delle nostre sentinelle ovvero Soci, partner e Istituzioni.