Si è tenuto il 3 settembre presso EXPO XXI a Varsavia, nella cornice della fiera internazionale Green is Life 2025, il workshop “Crescere Insieme: Incontro tra Italia e Polonia sul mondo del vivaismo”, organizzato da ICE – Italian Trade Agency di Varsavia in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Varsavia, ANVE e la Polish Nurserymen Association (ZSzP).
All’evento hanno partecipato quattordici aziende vivaistiche italiane provenienti da diverse regioni, che rappresentano la straordinaria varietà produttiva del comparto italiano – dalle specie ornamentali alle piante mediterranee, dagli alberi da frutto alle aromatiche – incontrando operatori polacchi in una sessione di networking e incontri B2B.
La Polonia si conferma un mercato dinamico e di crescente interesse per il florovivaismo italiano.
Secondo lo studio Nomisma Opportunity Index, il Paese figura tra i dieci mercati più promettenti a livello mondiale per l’export vivaistico, con una domanda sempre più orientata verso la qualità e la diversificazione dell’offerta verde. Negli ultimi anni Varsavia e le principali città polacche hanno investito significativamente nella riqualificazione degli spazi urbani e nel verde pubblico, facendo crescere la richiesta di specie ornamentali, alberi da viale e piante resistenti al cambiamento climatico. Già oggi, la Polonia si classifica come il nono mercato di importazione a livello mondiale per i prodotti vivaistici e il decimo mercato di destinazione per l’export italiano di settore.
Il settore vivaistico italiano è un comparto di eccellenza che ha pochi eguali in Europa.
Con oltre 31.800 ettari coltivati, più di 10.800 imprese attive e un valore produttivo che supera 1,6 miliardi di euro, pari al 5,3% dell’intera produzione agricola nazionale, rappresenta una realtà fondamentale per l’economia e l’identità del Made in Italy. Se consideriamo l’intero florovivaismo, il valore supera i 3,25 miliardi di euro, con esportazioni per 888 milioni di euro nel 2023 (+3,5% rispetto all’anno precedente). I principali mercati di destinazione sono Francia, Paesi Bassi, Germania, Svizzera, Regno Unito e Spagna, ma la Polonia sta emergendo come un partner di grande interesse.
La straordinaria varietà climatica dell’Italia – oltre 1200 km di estensione da Nord a Sud – consente di coltivare specie continentali e mediterranee, ma anche piante subtropicali, dando vita a un mosaico produttivo che rende il vivaismo italiano un’offerta completa e competitiva a livello globale.
Durante il workshop, moderato da Roberto Cafiero, Direttore dell’Agenzia ICE di Varsavia, si sono alternati interventi istituzionali e tecnici. German Carboni, Capo dell’Ufficio economico e commerciale dell’Ambasciata d’Italia a Varsavia, ha sottolineato il ruolo delle relazioni bilaterali come volano per lo sviluppo del settore. Joanna Filipczak, Presidente dell’Agencja Promocji Zieleni e organizzatrice di Green is Life, ha evidenziato il valore della fiera come piattaforma di incontro internazionale. Kamila Nowocin, Vice Direttore della Direzione Gestione del Verde di Varsavia, ha presentato le politiche della Capitale per lo sviluppo del verde urbano.
Il Presidente ANVE, Luigi Pagliani, ha illustrato i dati e le potenzialità del vivaismo italiano sui mercati internazionali, con particolare riferimento alla Polonia, mentre Łukasz Pełka, in rappresentanza della Polish Nurserymen Association, ha portato la prospettiva delle imprese polacche.
Nella sessione tecnica, Marta Acciarri (Vivai Acciarri, Marche) ha approfondito l’impatto del cambiamento climatico sul concetto di giardino mediterraneo, mentre Marta Kędzierska-Wiewiórka (ZZW Varsavia) ha illustrato i criteri di selezione delle specie e gli standard qualitativi per il verde urbano in contesti climatici complessi. Alle presentazioni ha fatto seguito un programma di incontri b2b in formato “Business Mixer” al fine di favorire il contatto tra le aziende italiane e polacche partecipanti.
Il workshop è stato arricchito anche dall’esposizione della mostra “Italia, Giardino del Mondo. Where Nature meets Art, Craft and Design”, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La mostra racconta i giardini italiani come monumenti viventi, che intrecciano natura, arte e paesaggio, rappresentando un patrimonio unico proiettato verso le sfide della sostenibilità.
La missione ANVE in Polonia è poi proseguita con la visita delle quattordici aziende italiane presso la fiera Green is Life, occasione per esplorare nuove opportunità di collaborazione con operatori polacchi ed europei e consolidare il ruolo dell’Italia come partner strategico nel verde e nel paesaggio, per poi concentrarsi su un programma di visite presso i maggiori vivai polacchi presenti nella regione di Lublino.
Qui le aziende ANVE hanno potuto conoscere da vicino alcune tra le realtà più rappresentative, osservando un comparto in crescita, aperto al confronto e interessato allo scambio di know-how.
- Piech ci ha accolti con una produzione che unisce tradizione e modernità: nata come azienda specializzata in rose, oggi offre un assortimento vastissimo – dai grandi alberi alle perenni – mantenendo alta la qualità e l’attenzione al cliente.
- Bracia Dębscy ci ha impressionato per l’organizzazione su larga scala: oltre 600 ettari dedicati alla produzione in vaso e in campo, con un assortimento che spazia dai caducifogli alle conifere, gestiti con rigore estetico e fitosanitario.
- Majewscy ha affascinato tutti con la cura maniacale del dettaglio: ogni angolo del vivaio sembra studiato per valorizzare al meglio la produzione, offrendo un’esperienza che unisce rigore tecnico ed estetica paesaggistica.
- Daglezjaryki ci ha sorpreso con le sue collezioni ornamentali, tra cui spicca la collezione nazionale di Miscanthus: un esempio virtuoso di come ricerca, selezione varietale e visione paesaggistica possano fondersi dando vita a spazi verdi innovativi e scenografici.
Il bilancio? Una missione che ha saputo coniugare business, networking e visione di lungo periodo.
Dalla Polonia torniamo con nuove opportunità, relazioni rafforzate e la certezza che il dialogo tra i due Paesi possa generare benefici reciproci, contribuendo alla crescita del settore vivaistico a livello europeo.