PARLAMENTO EUROPEO

Paolo De Castro
Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo

Il Parlamento europeo è un’istituzione di tipo parlamentare che rappresenta i popoli dell’Unione europea, ed è l’unica istituzione europea a essere eletta direttamente dai cittadini dell’Unione. Esercita la funzione legislativa dell’Unione europea assieme al Consiglio dell’Unione europea e in alcuni casi stabiliti dai trattati ha il potere di iniziativa legislativa, che generalmente spetta alla Commissione europea.

Vi sono attualmente 20 commissioni parlamentari, tra queste la commissione AGRI.

La commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (AGRI) svolge un ruolo importante nell’elaborazione della politica agricola comune (PAC), nonché delle politiche nei settori della salute e del benessere degli animali, della salute delle piante, della qualità dei prodotti agricoli, della silvicoltura e dell’agroforestazione dell’Unione.

Oltre a svolgere la sua attività legislativa, la commissione AGRI segue anche l’attuazione della legislazione adottata.

Tra i Deputati Italiani degno di nota è l’Onorevole Paolo De Castro.

Discorso di Paolo De Castro

Un altro anno è passato sotto il cielo, nonostante il perdurare di guerre sparse per il mondo che destabilizzano i mercati e rendono sempre più arduo il lavoro delle imprese. Comprese quelle agroalimentari che, a fronte di un difficile quadro economico generale – con costi crescenti delle materie prime e degli input produttivi – continuano a garantire l’arrivo di cibo e prodotti di qualità nelle nostre case attraverso filiere strutturate, come quella del florovivaismo.
In Europa, e nell’Unione europea nello specifico che ho l’onore di rappresentare al Parlamento, il lavoro che abbiamo fatto conferma il nostro disegno ambizioso di mettere dei paletti a flussi di merci indifferenziate. Per questo siamo molto orgogliosi di avere mandato in porto la riforma delle Indicazioni geografiche (Ig), in vigore proprio da quest’anno, di cui sono stato relatore al Parlamento Ue. Parliamo di un sistema senza eguali nel mondo, in grado di generare valore senza richiedere alcun investimento pubblico; un sistema basato sul rafforzamento del ruolo dei consorzi di tutela, una maggiore protezione di Dop e Igp e più trasparenza verso i consumatori, con l’obbligo per i produttori di indicare sulle confezioni il proprio nome e cognome.
In questo contesto, le aziende produttrici di fiori recisi, piante e presidi del vivaismo, in particolare quelle associate all’Anve, si confermano un punto fermo della nostra imprenditoria; un baluardo della nostra economia alla quale rinnoviamo massima stima e attenzione anche per il 2024 che non
mancherà di aprire nuovi orizzonti e nuove opportunità di crescita.

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